Racconti Erotici > trio > Il gioco con la LEI
trio

Il gioco con la LEI


di Membro VIP di Annunci69.it DesyPablo
18.03.2019    |    481    |    3 9.5
"Si limitò ad entrare timidamente in attesa di un mio ordine esplicito e fu così che gli dissi: adesso segati e sborracu addosso!!! Ubbidì e dopo essersi segato..."
Da tempo parlavamo di fare un incontro a tre con una donna, non ero certamente lesbica ma volevamo fare questa esperienza, magari mi avrebbe semplicemente toccata o leccata mentre noi due avremmo avuto un rapporto sessuale.
Fu così che tramite una chat contattasti un tizio con cui avevamo fatto carsex, avevamo un buon ricordo di lui perché si era comportato educatamente, non era stato per niente invadente e soprattutto ci ubbidiva. Chiacchierando via chat un giorno ti confido’ che conosceva una coppia molto discreta e caliente con cui aveva giocato.
Mi parlasti della cosa ma tra il dire ed il fare c’era una bella differenza perché ne avevamo parlato tanto durante il sesso ma nella realtà si palesava un po’ di timore da parte mia, in seguito però mi lasciai convincere da te a provare perché sapevo che avresti protetto la mia persona ad ogni costo!!
Un bel giorno ti dissi: fai tu, io ti seguirò passo passo.
Iniziasti a chattare col nostro “amico” del carsex, fece tutto lui organizzandoci una serata ma unica richiesta fu che la cosa si svolgesse in un club e scegliemmo quello che avevamo frequentato ultimamente.
Lì ci sembrava ci fosse la giusta atmosfera e privacy, ci saremmo fatti trovare lì e nessuno di noi avrebbe visto in faccia l’altro. Lo facesti per me, non volevi che nessuno mi potesse riconoscere!!
Prima di arrivare al club ci fermammo in un localino a mangiare, lì notasti quanto fossi agitata perché a differenza delle altre volte in cui tutto era da programmare, quella sera invece c’era già una coppia ad aspettarci.
Cercasti di sciogliermi in qualche modo e di farmi entrare già nel mondo del piacere. Mentre mangiavamo una pizza mi dicesti di alzare la gonna, ero imbarazzata perché me la facesti alzare talmente tanto che se fosse arrivato un cameriere si sarebbe accorto della mia fica.
Mi infilasti una mano sotto la gonna e mi strappasti letteralmente il perizoma, in quel momento mi sali’ un calore pazzesco tra eccitazione e paura di essere scoperti ma il tuo massaggio al mio clitoride mi fece letteralmente sprofondare nel piacere, trattenevo a stento i gemiti mordicchiandomi le labbra e mi accorsi che qualche ospite della pizzeria mi fissava malizioso. Cercavo di dirti di smetterla ma a te il rischio era sempre piaciuto e non ti saresti di certo fermato.
Ciò che temevo di più stava per accadere presto, un cameriere si avvicinò al nostro tavolo per chiederci se era tutto ok e ad un tratto lo vidi abbassare lo sguardo verso le mie gambe. La gonna completamente alzata, sotto sporgevano un po’ le grandi labbra e si notava perfettamente la tua mano che manovrava tra le mie gambe.
Il cameriere era inevitabilmente imbarazzato, rosso come un peperone, non sapeva se poteva guardare o meno sembrava che cercasse nel tuo sguardo l’approvazione per poter continuare a guardare e fu così che tu in qualche modo gli concedesti la possibilità di continuare a guardare fino a quando ci alzammo da tavola per pagare il conto.
Io volevo sprofondare dalla vergogna ma quell’episodio mi diede quel quid in più per poter affrontare la serata. Salimmo in macchina alla volta del club e arrivati lì il proprietario ci accolse gentilissimo come sempre.
Mandasti un messaggio al tizio che avevamo conosciuto al carsex per chiedergli in quale sala si trovassero. Si, alla serata avrebbe partecipato anche lui, come spettatore poi chissà.....
Prima di salire ci rilassammo un po’ al bar bevendo un cocktail leggermente alcolico poi appena ci sentimmo pronti, mano nella mano, ci dirigemmo verso la sala in cui ci aspettava la coppia.
La sala era semibuia ma riuscimmo a notare lei, in completo intimo in pizzo nero e autoreggenti, distesa su un grande letto che ci aspettava ed il suo compagno seduto accanto a lei che la accarezzava è quasi la venerava. Il nostro amico del carsex invece era in piedi, al di là di una griglia che guardava.
Ero un po’ impaurita ma tu mi abbracciasti e mentre mi toccavi mi parlavi dolcemente all’orecchio dicendomi che ero al sicuro e che saresti stato sempre accanto a me, piano piano mi spogliasti lasciandomi solo con il body trasparente. Il lui della coppia mi guardava desideroso poi vidi che suggerì qualcosa alla compagna che si alzò e venne vicino a me.
Mentre tu mi baciavi le labbra e mi palpeggiavi tutta, lei inizio’ a baciarmi le spalle delicatamente e ad alternarsi con te al palpeggiamento, mentre tu mi toccavi la fica e massaggiavi il clitoride, lei mi palpava le tette e giocava con i miei capezzoli che diventavano sempre più duri. Io ebbi un fremito tra imbarazzo ed un piacere inaspettato ma anziché fermarla la lasciai continuare. Ad un tratto mi sentii presa per mano da lei che così facendo mi allontano’ da te e mi fece sdraiare sul letto. Tutto sotto gli occhi del suo compagno....i tuoi.... e del nostro amico del carsex.
Si vedeva che era una donna esperiente, con grande maestria mi accarezzava ogni punto del corpo, toccandone il centro del piacere e approfittando della situazione mi spogliò completamente. Mi disse: mi piace il corpo nudo di una donna e stasera voglio vedere il tuo. Quella frase mi fece eccitare come fosse stato un uomo a pronunciarla, la cosa mi sorprese ma sarà stata proprio la stranezza a farmi quell’effetto. Tu che mi conosci molto bene notasti che i miei capezzoli erano diventati ancora più turgidi. Lei iniziò a giocare con me, a baciarmi le tette e a leccarmi i capezzoli con una lingua calda e morbida, faceva tutto così lentamente perché sapeva che durante il piacere niente doveva essere fatto in fretta, lei mi leccava così bene che mi volli abbandonare al piacere ma pur sempre sotto il tuo occhio vigile. Dando uno sguardo al tuo pacco mi accorsi di un rigonfiamento e che quindi il tuo cazzo stava diventando duro. Come avevo previsto ti piaceva guardarmi giocare con un’altra donna. Ti lanciai uno sguardo malizioso e ti feci capire che quella sera il mio unico obiettivo era farti impazzire così al di là’ di ogni mia aspettativa, con entrambe le mani mi misi a palpeggiare le tette di quella donna come un vecchio porco arrapato. Le stringevo sode e grandi tra le mie mani, le toccavo con forza quasi a volerle fare male, sentivo che ansimava e la cosa mi faceva eccitare perché ero io a provocarle quel piacere. Ad un certo punto ti feci un cenno, sembrava quasi una richiesta d’aiuto ma in realtà volevo solo sentirti vicino e tu che mi amavi e mi capivi al mezzo sguardo, ti avvicinati a me e mentre lei mi leccava il clitoride, tu mi baciavi delicatamente la bocca e sostenevi con lo sguardo quella mia eccitazione che ti piaceva tanto, respiravi ogni mio gemito e mi sussurravi all’orecchio ti amo. Quella donna sconosciuta sembrava dedicarsi totalmente al mio piacere, lo faceva in modo delicato ma così profondo, leccava poco a poco ogni parte della mia fica, il clitoride e tutto intorno, potevo benissimo distinguere la sua lingua da qualunque altra perché riusciva a farmela sentire tutta. Dopo essermi bagnata tantissimo, lei si spostò lasciando spazio a te che con molta dolcezza mi penetrasti col tuo grosso cazzo, sentii il tuo pisello gonfio farsi piano piano spazio tra le piccole labbra slabbrandomi completamente, potevo sentirlo scorrere dentro di me, potevo sentirlo sfregare contro le paresti della mia vagina e ad ogni colpo di penetrazione sussultavo di piacere e lei da gran porca mi guardava e sorrideva tanto da suggerire ad un orecchio al suo compagno di avvicinarsi a me. Mentre tu mi scopavi il tizio si avvicinò col suo membro alle mie labbra, temevo potesse sprofondarlo nella mia bocca invece si limitò ad appoggiarlo sulle mie labbra per sentirne la consistenza, labbra di cui mi vantavano perché erano rosa e carnose.
In un lampo di eccitazione ti chiesi con lo sguardo l’approvazione per poterlo almeno leccare e tu mi rispondesti di sì, fu così che lei si avvicinò al membro del compagno e quasi come una guida, mi fece leccare il suo cazzo. Gli spettatori nel frattempo erano aumentati, a fare il “tifo” per noi non c’era solo il nostro amico del carsex ma anche qualche altro single che inevitabilmente a quella scena si misero a masturbarsi.
Ad un certo punto Il lui dell’altra coppia, molto arrapato, mise la sua lei a pecorina sul letto e con forza cominciò a chiavarle il culo, lei ad ogni colpo che riceva tra un gemito e l’altro mi gridava: guarda, siamo due puttane che ci stiamo facendo scopare davanti a tutti!!! Si era vero, mi sentivo una puttana che era fiera di godere e di far godere, perché guardandomi in giro mi accorsi che l’immagine che avevo era quasi quella di un’orgia😱
Lì capii quanto fossi eccitata, ti dissi che volevo provare a penetrarla, volevo capire cosa provasse un uomo nel penetrare una donna e se fossi stato d’accordo mi sarebbe piaciuto. Tu con gli occhi brillanti di stupore, perché da me non ti aspettavi nulla del genere, mi dicesti subito di sì, avevi capito che si trattava di una mia reale richiesta, così mentre lei era ancora a pecorina con il suo lui che se la scopava come un maiale, io mi posizionai sotto di lei e con fare da professionista le infilai subito due dita dentro la fica😱😱
Ebbi una sensazione strana, non mi importava di farle male con le unghie, in quel momento volevo solo penetrarla e farla genere il più possibile. In quel momento riuscii a capire quello stato di onnipotenza che potevi provare tu ogni volta che mi scopavi ogni buco.
Mi piaceva....si quella trasgressione faceva per me, potevo sentire il calore della sua vagina e le dita umide della sua sborra. Ad un certo punto tirai fuori le dita e ti proposi, quasi con prepotenza di succhiarmi le dita impregnate della sborra di una sconosciuta.
Tu ubbidisti senza fiatare e mentre eravamo in quella posizione ti dissi che volevo invitare il nostro amico del carsex a raggiungerci, tu mi dicesti che se ero così eccitata potevo farlo e poco dopo mi girai verso di lui e gli ordinai di entrare nella sala. Si limitò ad entrare timidamente in attesa di un mio ordine esplicito e fu così che gli dissi: adesso segati e sborracu addosso!!! Ubbidì e dopo essersi segato con energia, col suo cazzo duro e arrapato annaffiò me e l’altra donna di sperma.
Io che desideravo questa trasgressione da tempo, iniziai ad ansimare fortissimo fino a quando sentii il tuo uccello sborrarmi dentro come un fiume in piena che rompeva i propri argini dentro la mia fichetta!!!
Poco dopo sentii un urlo del lui della coppia e vidi sborrarle tutto sulla schiena mischiando lo sperma del nostro amico con il suo!
Dopo esserci ripuliti, con fare discreto e senza quasi salutarci andammo via e lungo la strada abbracciati, ricordavamo orgogliosi la nostra serata trasgressiva insieme ♥️
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il gioco con la LEI:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni